
Consiglio
Dopo anni di silenzio e di attese, l’orologio della Torre Campanaria di Piazza Tarlati tornerà a funzionare.
Nel prossimo Consiglio Comunale l’amministrazione presenterà infatti una variazione di bilancio per stanziare i fondi necessari — circa 15.000 euro, comprensivi anche della pulizia dal guano dei piccioni — per restituire al centro storico uno dei suoi simboli più amati.
Un gesto doveroso, ma che arriva solo oggi, dopo anni di inattività e dopo le ripetute sollecitazioni della consigliera Anna Canaccini, che nello scorso luglio aveva portato la questione in Consiglio comunale:
“L’orologio della torre è un simbolo di Bibbiena. Prendersene cura è un segnale di attenzione verso il centro storico e verso la comunità. Non è una questione politica, ma di rispetto per ciò che rappresenta la nostra piazza”.
A quella richiesta, la maggioranza aveva risposto che il problema era “puramente economico”, pur riconoscendone l’importanza.
Ma è stata proprio la consigliera Canaccini a segnalare una ditta specializzata, la stessa che ha restaurato l’orologio e le campane dell’Eremo di Camaldoli, disponibile a eseguire un sopralluogo gratuito.
Un contributo concreto, arrivato da chi fa opposizione ma sceglie di proporre soluzioni e non solo di segnalare problemi.
Anche la consigliera Silvia Rossi aveva ricordato come, in tanti anni, un piccolo fondo si sarebbe potuto trovare:
“C’è da tempo un avanzo di bilancio importante: forse il problema non è solo economico, ma anche di volontà”.
Ora che finalmente qualcosa si muove, resta il fatto che questo intervento simbolico e atteso da anni è arrivato solo dopo un richiamo forte e motivato dell’opposizione.
Un segno che, quando la voce dei cittadini trova spazio e ascolto, anche le lancette del tempo — ferme da troppo — possono tornare a girare.
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